La panchina lunga

25.03.2018 09:00 di  Fabrizio Pozzi   vedi letture
La panchina lunga
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L’Alessandria si è presentata al ‘Nespoli’ di Olbia con una formazione iniziale molto diversa rispetto a quella che aveva cominciato la gara di martedì scorso con la Carrarese. Per la precisione mister Marcolini ha cambiato ben cinque dei dieci giocatori di movimento che avevano strapazzato la Carrarese.

La cosa strabiliante è che la squadra praticamente non ha risentito degli avvicendamenti, approcciando la partita con l’Olbia nel migliore dei modi ed accusando un lieve appannamento solo nel primo quarto d’ora della ripresa per poi riprendersi con un finale in crescendo.

Difficile non eccedere nell’entusiasmo dettato dal momento particolarmente positivo, ma bisogna riconoscere che tutti coloro i quali sono chiamati in causa – poco importa se dall’inizio oppure a gara in corso – sanno cosa fare, hanno fiducia nei propri mezzi e sono consapevoli della propria forza. Cioè incarnano le qualità che permettono di vincere le partite ancor prima di cominciarle.

In estrema sintesi si può affermare che le attuali fortune dell’Alessandria dipendano dal fatto che la panchina ora è davvero lunga. E lo è grazie anche alle scelte del mercato invernale che si sono rivelate azzeccate sia in entrata che in uscita.

Ora il compito più difficile è mantenere questa condizione fisica e mentale ancora per tre mesi, che non sono pochi.

Ma con una panchina lunga l’impresa non è impossibile…