Giocatori di categoria superiore (almeno così si dice...)

08.02.2021 12:30 di  Fabrizio Pozzi  Twitter:    vedi letture
Fabio Artico
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Fabio Artico
© foto di Paolo Baratto/Grigionline.com

Riepiloghiamo un attimo... la stagione che avrebbe dovuto vedere l’Alessandria vincere il campionato si è trasformata in una comparsata nella quale, per l’ennesima volta, si prova a costruire per il futuro.

La sconfitta di Novara non è giustificabile in alcun modo ed è il frutto di una prestazione inconcepibile sotto ogni punto di vista. Partire timidamente in un derby non ha senso per una squadra ambiziosa. Peggio ancora è giocare in confusione e con un nervosismo neanche troppo latente. Di sicuro non si può ritenere legittimo vedere una squadra presentarsi con questo piglio, indipendentemente da tutto il resto. Poco conta, in tutto ciò, addossare colpe ad Angelo Gregucci.

In un momento come questo vale tutto, da una presidenza solida che perdura da otto anni - per questo totalmente e fortunatamente in antitesi con la situazione societaria del Novara, per esempio - per arrivare ad un allenatore che ha esperienza persino in serie A. Da qui, dunque, dovrebbe nascere il ‘progetto’ per i prossimi anni, con rinnovi di contratto che, però, difficilmente si riescono a spiegare viste le prestazioni proprio di coloro i quali hanno prolungato il loro rapporto con i grigi.

Ormai è assodato che l’Alessandria non sarà in grado di competere per la promozione diretta, missione nella quale i primi a non crederci davvero sono i giocatori stessi - cosa gravissima - sebbene le roboanti dichiarazioni del presidente Di Masi ad inizio stagione volessero far intendere tutt’altro.

Purtroppo, infatti, sono proprio i calciatori che hanno l’onore di vestire la casacca grigia a doversi fare un profondo esame di coscienza e cominciare a comportarsi da veri top player per la categoria, quali dovrebbero essere. In conferenza stampa gli allenatori che si susseguono sulla panchina dei grigi parlano sempre di spirito, atteggiamento e predisposizione, parole che però sembrano davvero vuote di contenuto al cospetto delle prestazioni offerte.

Non è possibile scendere in campo con tale mollezza, atteggiamento del quale ha evidentemente responsabilità anche mister Longo e del quale ha giustamente approfittato un Novara che non vinceva in casa da addirittura quattro mesi (!). Eppure qualcuno - tanto per non fare nomi, scriviamo il diesse Artico - si è permesso di scegliere gli uomini che ieri sono scesi in campo. 

Qui si parla di costruire, ma le basi ancora una volta non sembrano solide. Forse il vero problema è proprio questo... Ci risentiamo per i playoff...