Calciomercato, schemi, tattica, tecnica e mentalità vincente

Chiusa l'interminabile sessione estiva del calciomercato, l'Alessandria si presenta come un rebus tattico alla cui soluzione è chiamato un tecnico esordiente come Cristian Stellini.

Il vero dubbio, in apparenza, è rappresentato dall'identità tattica che il mister riuscirà a dare alla sua squadra.

Andiamo per gradi analizzando le ipotesi consentite da un organico costruito secondo una logica da interpretare.

Perché è evidente che con questi uomini a disposizione, qualunque sia il modulo adottato da Stellini, qualcuno potrebbe essere costretto a sacrificarsi fuori ruolo.

Non dimentichiamo, però, che i numeri lasciano il tempo che trovano e che, nel calcio moderno, la vera ed unica discriminante è difendere a tre o a quattro. Il resto viene di conseguenza, fermo restando l'incognita che riguarda in particolare il potenziale offensivo dei grigi.

Ma guardiamo al bicchiere mezzo pieno e consideriamo che, in questa stagione, un regolamento che consente fino a 5 cambi potrebbe favorire chi è in grado di stravolgere l'assetto della propria squadra con gli innesti dalla panchina.

Ecco, volendo concedere fino in fondo il beneficio del dubbio, vogliamo immaginare che l'unica interpretazione delle scelte operate in chiave mercato è che si sia tentato di assortire l'organico per disporre di varianti tecniche e tattiche, opzione che dei doppioni in ogni ruolo non avrebbe consentito.

Ma dopo tanta filosofia torniamo alla realtà. È bello parlare di calciomercato, schemi, tattica, tecnica, mentalità vincente ed altre amenità.

Dopodiché si va Pontedera, prima di campionato, e l'Alessandria prende gol nell'unico (!) corner battuto dai toscani, per poi pareggiare grazie ad un rinvio di Piccolo spizzato da Marconi, in contrasto con un difensore avversario, e trasformato in gol da Gonzalez...

Che schemi, tattica, tecnica, mentalità vincente, calciomercato e tutto il resto siano davvero amenità...?