Alessandria ora non fare il Barça (o il Real)

24.04.2018 08:30 di  Federico Capra  Twitter:    vedi letture
Alessandria ora non fare il Barça (o il Real)
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© foto di Matteo Papini/Image Sport

Rimontine, rimontone e sogni infranti. La storia recente ci ha insegnato che nulla nel calcio è scontato. Non lo è ai massimi livelli figuriamoci nelle categorie inferiori. Perché non sempre chi, sulla carta, è più forte vince. E tantomeno chi ha il punteggio a favore ha la certezza del passaggio del turno. Lo dice la figuraccia del Barcellona che all'Olimpico di Roma, forte di un 4-1 all'andata, è stato surclassato in tutto (ma proprio in tutto) dai giallorossi. Stessa cosa stava per capitare al Real Madrid che si è visto raggiungere, gol dopo gol, dalla Juventus in un'impresa che se riuscita sarebbe passata alla storia.

Se il Brça è uscito dalla Champions, i blancos devono ringraziare un rigore - che ha scatenato polemiche a non finire - per il soffertissimo (forse troppo) passaggio del turno. Questo vuol dire che lo 0-1 portato a casa da quel di Viterbo non significa nulla. O forse vuol dire tutto. Perché l'Alessandria ha due risultati utili su tre - vittoria o pareggio - per portare a casa la Coppa. Che forse non sarà quella dalle grandi orecchie, ma comunque è un trofeo importante da mettere in bacheca. Lo è per i giocatori, per lo staff tecnico, la dirigenza, i tifosi e - perché no - anche noi giornalisti. 

Ma soprattutto la Coppa Italia di serie C vale come un terzo posto in campionato. E quindi un piazzamento migliore nella zona playoff a caccia della tanto agognata e inseguita serie B che ad Alessandria manca (rimaniamo sul vago per non farci male) da troppi anni. Questa però è un'altra storia che speriamo di raccontarvi un giorno, magari non troppo lontano.

Insomma, il consiglio è questo. Forse tanto banale quanto scontato: Alessandria ora non fare il Barça (o il Real).