Riccardo Chiarello: “Lucchese darà filo da torcere, serve prova di maturità”

04.12.2020 08:30 di  Redazione GrigiOnLine   vedi letture
Riccardo Chiarello
Riccardo Chiarello
© foto di Paolo Baratto/Grigionline.com

Riccardo Chiarello, centrocampista offensivo dell’Alessandria, è intervenuto come ospite della trasmissione di Museo Grigio ‘L’Orso in diretta’.

Le prime parole del giocatore ripercorrono a livello personale l’anno che volge al termine.

Il 2020 lascerà per sempre un segno su di me, ho avuto una grave perdita in famiglia, quella di mia mamma. La nostra vita da calciatori - ha aggiunto Chiarello indirizzando il discorso sull'emergenza Covid - è certamente tosta. Dall’inizio della stagione sportiva abbiamo fato una quarantina di tamponi. Oltre a questo, che già non è piacevole, ci sono gli esami sierologici. Inoltre bisogna stare anche molto attenti, sacrificando amici e, talvolta, anche la famiglia. Bisogna stringere i denti e sperare che passi questo periodo”.

Passando al calcio giocato, Chiarello è stato protagonista di una buona prestazione nella vittoria di domenica scorsa sulla Pro Vercelli. “A parer mio avevamo preparato in maniera molto scrupolosa la partita, lavorandoci fin dalla domenica precedente, all’indomani della sconfitta con il Renate. Secondo me abbiamo fatto un’ottima partita, da squadra, come ha anche sottolineato il mister. Dobbiamo continuare su questa strada. La Pro Vercelli si è dimostrata un’ottima squadra, molto ben organizzata, e nel finale di partita ha fatto la sua parte cercando di spingere un po’ di più anche sulle fasce. In questo campionato ci sono piccole sfumature che fanno passare da una vittoria ad una sconfitta. Per fortuna abbiamo pagato solo in parte i due episodi rappresentati dai rigori contro”.

Fin da quando ero giovanissimo - ha proseguito il giocatore - mi dicono che potrei soffrire fisicamente. A parte che punto anche su altre caratteristiche, come la fame e la cattiveria. Uno può anche essere due metri, ma se non ci mette il giusto agonismo non può vincere. Sono contento di aver dato il mio contributo, che sempre cerco di dare. Sono contento per la mia prestazione, ma soprattutto per il risultato di squadra”. 

Il prossimo impegno dei grigi sarà a Lucca, contro il fanalino di coda del torneo che però nel recupero infrasettimanale con il Pontedera ha centrato la prima vittoria stagionale. “La Lucchese è una squadra molto ben allenata da mister Lopez e sicuramente ci daranno filo da torcere. Ma da parte nostra deve esserci una prova di maturità. Non dobbiamo guardare assolutamente alla loro classifica, ma dobbiamo aggredire la partita. Dovremo continuare a stare sul pezzo per preparare questa gara, come stiamo facendo fin da martedì quando abbiamo ripreso ad allenarci”.

Rispondendo alle domande Chiarello ha poi espresso la sua opinione sul tecnico dei grigi Angelo Gregucci. “Io posso usare solo termini positivi per descrivere il mister. A livello calcistico condivido la sua idea, il suo modo di impostare gli allenamenti e preparare le partite. È un tecnico che punta molto sulla mentalità, dei singoli e del gruppo. E su questo sta lavorando molto bene fin da quando è arrivato. Insiste molto sulla solidità e la compattezza del gruppo, che può passare anche dai rapporti interpersonali che ci sono tra noi giocatori”.

Chiarello ha poi ripercorso la propria carriera. “Sono molto orgoglioso del mio percorso calcistico perchè nessuno mi ha mai regalato qualcosa. Dopo la Primavera del Chievo sono partito dalla serie D e, passo passo, mi sono guadagnato tutto ciò che ho ottenuto. Il treno su cui sono voluto salire è quello dell’Alessandria e voglio che sia quello giusto”. 

Le ultime considerazioni sono riservate ai tifosi. “Il pubblico ci manca parecchio. Non sono io a scoprire che quello di Alessandria è un pubblico caldo ed esigente, come la piazza impone. Vedere la curva piena è un’emozione forte e segnare sotto la Nord è qualcosa che non si dimentica...”.