Luca Di Masi: “Le buonuscite non hanno inciso sul budget. I tifosi? Si convincono solo con i risultati, non a parole”

30.08.2018 18:30 di  Fabrizio Pozzi  Twitter:    vedi letture
Luca Di Masi: “Le buonuscite non hanno inciso sul budget. I tifosi? Si convincono solo con i risultati, non a parole”
GrigiOnLine.com
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Con un giorno di anticipo rispetto alla chiusura ufficiale del calciomercato per la serie C, prevista per domani alle 20, il presidente dell’Alessandria Luca Di Masi fa il punto ai microfoni del nostro portale GrigiOnLine.com.

Dopo la conferenza stampa di fine maggio (QUI) ci tenevo a parlare della chiusura del mercato estivo. E lo faccio con una buona notizia, il prolungamento al 30 giugno 2020 per Alessandro Gazzi. È un giocatore importantissimo per noi e ci auguriamo possa far bene in campo e fuori, accompagnando i giovani. Abbiamo 16 giocatori di proprietà, abbiamo inserito alcuni ragazzi del settore nostro giovanile che stanno trovando spazio. Gli over sono 9, uno in più di quello che mi ero prefissato. Non manca l’esperienza che abbiamo aggiunto, per esempio, con giocatori quali Prestia, Maltese e Santini”.

Mercato davvero chiuso, allora. “In entrata direi proprio di sì. Sciacca e Russini non fanno parte del progetto, lo sanno e sono in partenza. Sciacca probabilmente andrà in prestito annuale all’Imolese, formazione certamente seria. Mentre per Russini dobbiamo aspettare l’ultimo giorno di mercato. In entrata l’unica ipotesi, per quanto remota, è uno scambio di Cottarelli con un altro under”.

Le buonuscite concordate con Gozzi, Cazzola e Fischnaller non hanno condizionato il budget di mercato. “Chiaramente sui giocatori che sono usciti, come Vannucchi, Fischnaller e Marconi, non abbiamo fatto plusvalenze. Con Gonzalez ci siamo lasciati da amici e, sia noi che lui, abbiamo dovuto rinunciare a qualcosa. Se non fosse uscito Gonzalez il nostro profilo di mercato sarebbe stato lo stesso, magari non sarebbe arrivato Santini. Il profilo che volevo dare alla squadra è esattamente questo, con volti nuovi, giocatori che dovranno crescere ed altri più esperti”.

La soddisfazione che traspare dalle parole del presidente Di Masi potrebbe essere anche quella dei tifosi. “La squadra è esattamente quella che volevo io. I tifosi non si convincono a parole, si convincono con i risultati. I tifosi possono leggere il mercato a loro modo, ma è solo la qualità delle partite a convincerli. Di sicuro le scelte fatte non sono il preludio ad una dismissione. Io tengo tantissimo all’Alessandria ed ho deciso di cercare di raggiungere gli obiettivi che non abbiamo centrato finora in un altro modo. Non cominciamo certamente dal basso, poche squadre di serie C possono vantare elementi  di qualità come Prestia, Gazzi, Bellazzini, Santini o altri. Gli obiettivi, quindi, non cambiano. Credo che anche i tifosi non avevano più voglia di vedere certi volti. Ma non potevamo cambiare i volti rimanendo con quel profilo. Io non devo convincere nessuno, devo essere convinto della qualità del progetto e crederci il più possibile. Se il progetto sarà di qualità sarà quello a coinvolgere. Anche se ero stato chiaro fin dall’inizio, capisco che i tifosi, per come erano abituati, potevano sperare che arrivassero altri nomi di grido. Spero non ci saranno troppi mugugni in caso di errori dei più giovani, a patire al Moccagatta dovranno essere i giocatori avversari, non i nostri. Più che ogni diceria mi farebbe male non vedere incitamento, soprattutto per i più giovani, appunto. Spero davvero ci divertiremo tutti insieme”.

Dal punto di vista economico sicuramente è una stagione più leggera – ha concluso Luca Di Masi – ma se a gennaio dovessimo essere in corsa di sicuro non tirerò indietro il braccio. Non è solo una questione di conti a tavolino. Se fossimo in fondo, come è capitato l’anno scorso, avrei comunque voglia di emozionarmi. Non potrebbe essere peggio dell’anno scorso, con la squadra che avevamo. Sono consapevole che dovrò aspettare i giocatori, che magari potranno stupirmi in positivo facendo subito risultati. Ci sono giocatori che hanno bisogno di tempo per crescere. Ed io darò tempo sia ai giocatori che all’allenatore, perché sono convinto che abbiamo costruito una squadra competitiva, che cercherà di giocarsela con tutti”.