L'Alessandria crolla contro il Livorno: gli amaranto vincono 0-3

15.09.2017 22:59 di  Federico Capra  Twitter:    vedi letture
L'Alessandria crolla contro il Livorno: gli amaranto vincono 0-3
GrigiOnLine.com
© foto di Matteo Papini/Image Sport

È servito solo un tempo al Livorno per sbarazzarsi di un'Alessandria impalpabile e inconsistente come una nuvola spostata dal vento. Il 3-5-2 di Stellini, come del resto già accaduto nelle due precedenti partite, non funziona e gli amaranto sfruttano nel migliore dei modi le lacune di una squadra ancora alla ricerca della miglior forma e del miglior affiatamento. Anche se, quest'ultima affermazione, lascia un po' il tempo che trova dato che il tecnico - ex Primavera del Genoa - ha avuto quasi tre mesi per provare e riprovare movimenti, situazoioni di gioco, scambi e chi più ne ha più ne metta.

Eppure l'Alessandria del primo tempo non sembra nemmeno una squadra di calcio. Reparti spaccati, Sestu lontano dalla manovra e Marconi che non ha trovato ancora l'intesa giusta con Gonzalez. In tutto questo si infila il Livorno: coriaceo, puntuale e con una forte identità di gioco. Da qui i tre gol segnati in appena 45' minuti. E passi per l'1-0 con Maiorino che tira fuori dal cilindro un gol che neanche Buffon, Neuer e lo Spirito Santo messi insieme avrebbero potuto parare. Anche se un appunto sul goffo e molle tentativo di contrasto da parte di Gonzalez va fatto.

Molto peggio la seconda rete. Un contropiede dopo un calcio d'angolo battuto dai grigi che ha permesso Doumbia di farsi tutto il campo e servire quella vecchia volpe di Vantaggiato che infila Agazzi. La frittata arriva però al 45' con il calcio di rigore assegnato da Sozza di Seregno e realizzato ancora da Vantaggiato. 

Gara finita qui e fischi impietosi sull'Alessandria. Che nel secondo tempo torna in campo con un altro atteggiamento ma soprattutto un altro modulo, il 4-3-3. Atteggiamento tattico ma anche di squadra decisamente diverso rispetto al primo tempo. Poi Stellini cambia ancora e i grigi si trovano a giocare con il 4-4-2, pronto a trasformarsi in 4-2-4 in caso di possesso palla. Numeri, tanti, che portano a qualcosa per lo meno. Non al gol però, merito soprattutto di Mazzoni che alza un muro invalicabile dicendo a più riprese no agli avanti alessandrini. Decisamente più reattivi, complice però anche un Livorno con la pancia piena dopo l'abbuffata dei primi 45' di gioco.