Alessandro Soldati: “Stiamo cominciando a raccogliere i frutti del settore giovanile”

12.04.2019 09:00 di  Fabrizio Pozzi  Twitter:    vedi letture
Alessandro Soldati, al centro
Alessandro Soldati, al centro

Nel consueto appuntamento del giovedì con L’Orso in Campo, trasmissione radiofonica di Museo Grigio diffusa da RVS, Alessandro Soldati, responsabile dell’area tecnica dell’Alessandria, ha incentrato il suo intervento sul settore giovanile.

L’Alessandria ha una storia importante da questo punto di vista e da quando Di Masi è presidente ha cominciato ad investire nel settore giovanile. Stiamo cercando di raccogliere i primi frutti e quando si parla di progetto l’accento principale deve andare sui giovani che ci cresciamo in casa. Non è un processo breve e nemmeno semplice, però stiamo provando e qualche frutto comincia a vedersi. I prestiti sono un approccio che fa parte del calcio, consentono di testare un giocatore prima di acquisirne il cartellino oppure semplicemente sfruttarne le qualità. Un giovane che arriva dal tuo settore giovanile, che ha valori e culture condivise acquisisce un valore maggiore. Tra i 2001 che giocano in serie C – ha proseguito Soldati facendo qualche nome – Gerace (con meno di 50’ giocati, n.d.r.) è quello che ha il maggior minutaggio a parte Chiacchio della Casertana che ha giocato una gara intera. Gerace ha anche 6 apparizioni in campionato ed una in Coppa Italia ed è l’unico di quell’eta in serie C a rientrare a pieno titolo nelle rotazioni. Gjura, invece, ha giocato meno del previsto perchè è stato fermato da un infortunio. Ma fino a quel momento , tra i ’99 di proprietà dei club di serie C, per utilizzo era dietro solo a Minelli del Rende e Mulè del Trapani i quali sono poi stati rispettivamente ceduti a Parma e Sampdoria. E non dimentichiamo Usel, che lo scorso anno ha fatto 3 presenze, e che è rimasto fuori fino alla settimana scorsa per la frattura del malleolo”.

Con i giovani ci vuole pazienza. “Nella crescita di un giocatore una piazza come Alessandria è un valore aggiunto. Qui c’è calore e di conseguenza pressione, se un giovane è in grado di superare questa allora è in grado di giocare di categoria superiore. Non solo i giovani sbagliano – ha aggiunto Soldati – e poi mi chiedo se un ragazzo del ’96 o del ’97 è ancora da considerare giocane, anche se la Lega lo definisce Under? La Juventus U23, che è comunque stata costruita in fretta, ha più pressioni interne che esterne. L’Alessandria dovrebbe essere brava a creare giocatori per la serie C, se poi riusciamo a creare giocatori che possono andare anche in categorie superiori si produce blasone per il nostro settore giovanile, si possono realizzare plusvalenze ma, soprattutto, si possono sfruttare sul campo”.

In un finale di stagione senza più obiettivi si pongono le basi per il futuro partendo da 13 giocatori ancora sotto contratto, 4 prestiti che rientreranno, 9 prestiti che torneranno alle squadre di appartenenza e 4 elementi  in scadenza di contratto, Maltese, Gatto, Bellazzini e Coralli. “Stiamo facendo le nostre valutazioni, ma il campionato non è finito. Sabato abbiamo una partita importantissima, un derby molto sentito ed è stato bello che la curva ce lo abbia ricordato durante la gara con l’Arezzo. E poi, se chi ci sta davanti lasciasse punti per strada noi non possiamo permetterci di non approfittarne. Perciò non mi sembra il caso di parlare dei singoli a quattro partite dalla fine del campionato. La squadra per la prossima stagione? È prematuro parlarne”.

Tornando all’attualità, Soldati ha parlato della gara con l’Arezzo  e del derby di Novara. “Con l’Arezzo abbiamo avuto un buon approccio, poi con il gol preso in avvio di ripresa abbiamo trasmesso poca convinzione non trasformando alcune occasioni che abbiamo avuto per riaprire la gara. Dopo il gol del 2-3, invece, la squadra si è risvegliata e da lì dovremo ripartire con il Novara”.

Una costante della stagione che si sta concludendo sono stati gli infortuni. “Sicuramente il dato degli infortuni è stato elevato. Se penso che soltanto nella seconda parte di stagione sono mancati prima Gjura e Tentoni, poi Chiarello, Gatto oltre al miglior Coralli, Agostinone ha saltato diverse partite, Panizzi ha avuto un paio di problemi muscolari, posso dire che gli infortuni hanno avuto un’incidenza negativa sui nostri risultati. Raramente abbiamo potuto disporre della squadra al completo. E per sabato – ha concluso il responsabile dell’area tecnica dei grigi – non dovrebbero esserci particolari novità”.