Il capitano ritrovato. Ma quanto è importante non prendere gol?

26.10.2020 14:00 di  Fabrizio Pozzi  Twitter:    vedi letture
Il capitano ritrovato. Ma quanto è importante non prendere gol?
© foto di Paolo Baratto/Grigionline.com

Dopo quattro (!) partite, comunque contraddistinte da prestazioni diverse tra loro, che avevano portato la miseria di un punto, ieri l’Alessandria è tornata alla vittoria e lo ha fatto convincendo.

Doveroso premettere che il Pontedera, avversario che ieri ha affrontato i grigi, era inevitabilmente condizionato da quanto accadutole nelle ore che hanno preceduto l’incontro. I toscani, infatti, hanno dovuto fare a meno di tre elementi risultati positivi al Covid-19 sabato scorso e si sono dovuti adeguare al protocollo con tutto quello che ciò comporta sul piano fisico e mentale.

Uno degli aspetti più importanti scaturiti ieri è che per la prima volta in campionato l’Alessandria ha chiuso l’incontro senza subire gol (finora era successo solo a Cosenza nel secondo turno di Coppa Italia) sebbene, ad onor del vero, qualche rischio i grigi lo abbiano corso. Basta pensare alla traversa clamorosa che Caponi ha colto al 67’. Se il capitano granata avesse segnato, la partita si sarebbe potuta riaprire e, magari, adesso saremmo a commentare un esito diverso. Ma un po’ di fortuna non guasta e, ripensando alle ultime due sconfitte interne (Novara e Grosseto), i grigi erano sicuramente in credito con la dea bendata. Perciò tutto bene quel che finisce bene.

Sebbene mister Gregucci si sia voluto concentrare esclusivamente sull’atteggiamento della squadra in campo ieri sera, non si può fare a meno di sottolineare che il centrocampo a cinque - proposto per la prima volta ieri sera in questa stagione - abbia giovato non poco all’interpretazione dei singoli. La squadra è apparsa fin da subito più bilanciata, la difesa più protetta e l’attacco più fluido. Se è vero che quasi tutti quelli che hanno giocato ieri, dall’inizio o subentrando, hanno fornito una prova molto convincente, non si può fare a meno di sottolineare la prestazione di Alessandro Gazzi. Nella posizione a lui più congeniale quella di vertice basso di un centrocampo dispari, ha denotato in ogni giocata o movimento qualità ed intelligenza tattica. A questo punto due fattori sono sempre più evidenti. Primo, Gazzi è l'elemento imprescindibile per questa squadra e, soprattutto, con l'assetto tattico adottato ieri sera. Secondo, il vero capitano dei grigi è lui.

Purtroppo quella di ieri è stata l’ultima partita a porte aperte, per il momento... I tifosi presenti al 'Moccagatta' erano quasi trecento, perciò pochini, ma sentire nuovamente levarsi dagli spalti in maniera quasi spontanea il coro “Gri-gi! Gri-gi!”, oltre che i convinti applausi al termine della gara ha sicuramente rappresentato una bella emozione per noi. E, crediamo, anche peri giocatori.

Il campionato non ha ancora trovato un padrone, e questo depone a favore dell’Alessandria che, però, ha un assoluto bisogno di trovare continuità di risultati per recuperare i punti persi per strada. Per questo la trasferta di Carrara in programma domenica prossima, che arriverà al termine di una delle prime settimane-tipo da quando è cominciato il torneo, sarà un vero e proprio banco di prova che ci aiuterà a comprendere se davvero ci si sia stata la svolta tanto attesa.